Uno dei migliori chitarristi di gypsy jazz in italia e Fabio in uno splendido progetto nuovo di zecca che a Luglio vedrà la pubblicazione di un album.
Nel disco dal titolo “FRAGILE” il percorso creativo ha portato alla idea di unire la tradizione e la originalita’ degli arrangiamenti gypsy jazz (due chitarre ed un contrabbasso senza batteria) con il virtuosismo della voce e brani vocali di natura differente: la canzone francese, quella spagnola, quella italiana, la colonna sonora da film e infine il brano di musica classica riarrangiato con scat vocale.
Più comunemente conosciuto con il nome di Gypsy Jazz o Jazz Manouche, questo genere musicale ha avuto come suo padre fondatore il grandissimo e leggendario chitarrista zingaro Django Reinhardt considerato il padre musicale della chitarra solista e che, insieme al violinista Stephane Grappelli diedero vita nel 1935 al leggendario l’Hot Club de France.
Vero caleidoscopio musicale, nel gypsy jazz troviamo insieme alla tradizione dei valzer francesi, lo swing americano di Duke Ellington insieme al virtuosismo della cultura gitana in una chiave di lettura musicale che ha come caratteristica principale una forte componente ritmica e melodica.
I brani proposti sono molto diversi tra di loro ed hanno tutti in comune l’originalita’ di un arrangiamento Gypsy.
“Menilmontand” un classico della musica francese riproposta con un testo inedito scritto da Anna Panza in italiano;
Diversi classici della musica italiana come “Amarcord” di Nino Rota (compositore molto legato alla nostra puglia) e “Donna” incisa per la prima volta dal Quartetto Cetra;
Un tango del grandissimo musicista di origine pugliese Astor Piazzolla dal titolo “Oblivion”; “Historia de un amor” brano di tradizione cubana;
“Capriccio 24” di Paganini eseguita in un mix di musica classica, jazz e scat vocale;
Diversi brani in inglese: “Fragile” di Sting che da titolo al disco, “The Windmills of your mind” standard jazz del grande Michael Legrand recentemente scomparso, lo swing di “Mr Sandmand” cantato a più voci ed infine l’intramontabile “Stardust” di Hoagy Carmichael.
Un disco che esalta le sonorità e la tecnica della chitarra e della voce e che in questo contesto musicale è capace di travolgere con le sue note il pubblico di ogni età e cultura.